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Verso la prima tappa della School eLeague

Alejandro Alguacil Segura è un player che come molti altri ha cominciato a giocare a PES da ragazzino, per passione, senza immaginare cosa sarebbe diventato il mondo del pro gaming.

Cosa possono essere gli esports per ragazzi e scuole ad esempio?

Seppur inseriti in un programma scolastico ben guidato, i videogiochi possono essere anche un ottimo sistema per sviluppare la personalità di alcuni ragazzi.

I videogiochi, con intelligenza possono offrire un’opportunità in più ai ragazzi che oggi possono e devono sognare di diventare pro-players.

Sì. Io dico sempre una cosa, un conto è giocare 10 ore ai videogiochi senza obiettivo, un conto è giocare 3-4 ore da professionista. Inoltre, ora fare il professionista è diverso da prima: ora non bastano le skills ma devi allenare tante cose estranea al gioco, devi lavorare mentalmente, devi essere intelligente, devi saper usare i social media. Devi essere professionista in tutto. E questo è buono per la tua vita.

Gli esport hanno reso il ragazzo che sono oggi. Le competizioni mi hanno insegnato molto e portato a viaggiare, ad avere contatti con persone che non conoscevo, mi hanno fatto imparare lingue come l’italiano e l’inglese.

Stare tutto il giorno a casa per giocare ai videogiochi non è buono. A un eventuale mio figlio non lo permetterei.

Con queste parole, Alex Alguacil, pro-player di PES per il Bayern Monaco, disegna una sintesi di quelle che sono le possibilità e i rischi del mondo esports.

Con un’idea educativa degli esports possiamo insomma trarre il meglio da questo mondo e offrire la migliore esperienza ai ragazzi appassionati e aspiranti players.

Sono questi in parte i fattori che hanno ispirato il progetto “School eLeague” realizzato da Regione Lazio in collaborazione con l’agenzia Go Project.

School eLeague, competizione di eSports FIFA 20 senza scopo di lucro dedicata agli studenti degli Istituti Scolastici della Regione Lazio sarà un’occasione di analisi ed approfondimento con dei talk sul mondo degli eSport con i principali esperti di settore.

Un altro punto di vista e un altro approccio agli eventi di questo genere nel mondo esports.

Il risultato derivante dalle prime adesioni è già stato soddisfacente: per la prima tappa, quella del 2 maggio, parteciperanno 128 studenti. Da questa prima tappa emergeranno i primi 4 finalisti, così sino ad arrivare a quota 32 che poi si sfideranno nella finalissima che si terrà allo Spazio Attivo di Zagarolo, dove oltre alla finale ci saranno delle conversazioni con i principali esponenti del settore esports.

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